Terapia di deprivazione androgenica e rischio futuro di malattia di Alzheimer
È stata verificata l'associazione tra terapia di deprivazione androgenica ( ADT ) nel trattamento del cancro della prostata e conseguente rischio di malattia di Alzheimer.
Sono stati analizzati i dati delle cartelle cliniche in una coorte retrospettiva di pazienti presso gli ospedali Stanford University e Mount Sinai.
È stato testato l'effetto della terapia di deprivazione androgenica e della sua durata sul rischio di malattia di Alzheimer.
16.888 persone con cancro alla prostata hanno soddisfatto tutti i criteri di inclusione ed esclusione, con 2.397 ( 14.2% ) trattate con terapia di deprivazione androgenica nel corso di un periodo di follow-up mediano di 2.7 anni.
L’analisi abbinata per punteggio di propensione ( hazard ratio, HR=1.88; P=0.021 ) e l'analisi di regressione di Cox tradizionale multivariata ( HR=1.66; P=0.031 ) hanno fornito elementi a sostegno di una associazione statisticamente significativa tra l’uso di terapia di deprivazione androgenica e il rischio di malattia di Alzheimer.
È stato anche osservato un aumento statisticamente significativo del rischio di malattia di Alzheimer con l'aumentare della durata di terapia di deprivazione androgenica ( P=0.016 ).
In conclusione, i risultati supportano l'associazione tra uso di terapia di deprivazione androgenica nel trattamento del tumore alla prostata e aumentato rischio di malattia di Alzheimer in una coorte di popolazione generale.
Questo studio ha dimostrato l'utilità dei nuovi metodi per analizzare i dati delle cartelle cliniche elettroniche per generare evidenze basate sulla pratica. ( Xagena2016 )
Nead KT et al, J Clin Oncol 2016; 34: 566-571
Onco2016 Uro2016 Neuro2016 Farma2016
Indietro
Altri articoli
La terapia ormonale postmenopausale prolungata può aumentare il rischio di Alzheimer
La terapia ormonale postmenopausale per 10 anni o più può aumentare il rischio di malattia di Alzheimer, secondo i risultati...
Sicurezza, tollerabilità e risposta anticorpale con la immunoterapia A-beta attiva con CAD106 in pazienti con malattia di Alzheimer
L’immunoterapia mirata contro il peptide amiloide beta ( A-beta ) è una potenziale strategia per rallentare la progressione della malattia...
Malattia di Alzheimer, risultati promettenti da uno studio di terapia genica
La perdita dei neuroni colinergici è un elemento cardine nella malattia di Alzheimer.L’NGF ( Nerve Growth Factor ) stimola la...
Interrotto lo studio clinico che stava valutando l’immunoterapia con AN1792 nei pazienti con malattia di Alzheimer
L’immunizzazione con AN1792 ( beta-amiloide 1-42 ) riduce il burden delle placche di beta-amiloide e preserva la funzione cognitiva dei...
I benefici cognitivi della terapia con Galantamina persistono per almeno 36 mesi nei pazienti con malattia di Alzheimer , forma lieve-moderata
La malattia di Alzheimer è causa di un progressivo declino cognitivo e funzionale negli anni. Sebbene gli inibitori...
La terapia antipertensiva può ridurre il rischio di malattia di Alzheimer nei pazienti con allele APOE-epsilon 4 ed alti valori di pressione sistolica
Ricercatori del Karolinska Institutet e del Stockholm Gerontology Research Center a Stoccolma in Svezia, hanno verificato l’ipotesi di un’interazione...
La terapia antipertensiva può ridurre il rischio di malattia di Alzheimer nei pazienti con allele APOE-epsilon 4 ed alti valori di pressione sistolica
Ricercatori del Karolinska Institutet e del Stockholm Gerontology Research Center a Stoccolma in Svezia, hanno verificato l’ipotesi di un’interazione...
L’uso prolungato della terapia di sostituzione ormonale riduce il rischio di malattia di Alzheimer nelle donne
Le donne sembrano essere a maggior rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer rispetto agli uomini, e la deplezione...
L’uso prolungato della terapia di sostituzione ormonale riduce il rischio di malattia di Alzheimer nelle donne
Le donne sembrano essere a maggior rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer rispetto agli uomini, e la deplezione...